venerdì 18 febbraio 2011

Ricordi da....Fantascienza

"Inghilterra, l’anno prossimo"



A come Andromeda è forse il migliore sceneggiato di fantascienza prodotto dalla RAI, e trasmesso in cinque puntate nel 1972 diretto da Vittorio Cottafavi.

È basato sull'omonimo romanzo fantascientifico scritto da Fred Hoyle in collaborazione con John Elliot.

Il cast include alcuni nomi celebri del teatro e del cinema italiano dell'epoca, come Tino Carraro, Paola Pitagora, Luigi Vannucchi e Giampiero Albertini. 
Nella parte di Andromeda, la ragazza creata dal computer, Nicoletta Rizzi, che prese all’ultimo momento il posto di Patty Pravo, che era stata scelta inizialmente per il ruolo ma aveva poi abbandonato il set per motivi mai chiariti.

Lo sceneggiato ottenne un buon successo di pubblico, con 16,8 milioni di spettatori ed è pervaso da un’atmosfera di malinconia e di rinuncia (gli alieni sono visti come qualcosa di lontano, di inesplicabile).

Un telescopio in Inghilterra (Bouldershaw Fell) capta un segnale criptato dallo spazio proveniente dalla nebulosa di Andromeda.
Il professor Fleming, dell'equipe del dottor Reinhart, scopre che nel messaggio ci sono le istruzioni per costruire un super computer.
Dopo aver realizzato l'elaboratore scoprono che è pensato per creare una nuova forma di vita. 
La creatura creata ha sembianze di donna e ha una intelligenza superiore (viene battezata Andromeda).
Il professor Fleming teme che la nuova creatura possa costituire una minaccia per l'umanità.

Intuito quindi che dietro al computer e alla sua creatura Andromeda vi sia in realtà, da parte delle intelligenze che hanno inviato il segnale, un ben più ampio e pericoloso disegno, quello di prendere il controllo dell'intera umanità, Fleming non vede altra scelta possibile che quella di distruggere fisicamente il computer.

Tragico epilogo per Andromeda, la quale fuggita con Fleming da Thorness si uccide lanciandosi da un dirupo.
Lo scienziato non può altro che constatare una fine stabilita dalla distruzione della macchina.

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