venerdì 29 aprile 2011

Ricordi da....Carosello

“Matilde!”. . . .La pancia non c’è più !!!!


Nel carosello dell’Olio Sasso dal titolo “Sogno e risveglio”, con la suggestiva colonna sonora de “Il Mattino” di Edvard Grieg, un uomo magro impersonato da Mimmo Craig viveva un terribile incubo: essere grasso ed impacciato, del tutto incapace di qualsiasi movimento elegante, di solito al momento di conquistare una bella ragazza.

Per fortuna, al culmine dell’imbarazzo, un improvviso risveglio riporta l’uomo magro ad una ben diversa realtà fatta di un fisico così snello e in forma da consentirgli di fare il letto a tutta velocità, semplicemente saltando sul materasso, al ritmo dello slogan “La pancia non c’è più”.

Un gesto atletico che diventerà mitico per Olio Sasso.

Il tormentone verbale del carosello avveniva al momento in cui Mimmo Craig, in cucina, apostrofava la sua domestica di colore: “Matilde, l’olio Sasso lo voglio qui, sul tavolo”.

mercoledì 27 aprile 2011

Ricordi da....Cartoni

Serie di cartoni animati di Hanna e Barbera, che narravano le avventure di Napo, un orso dall'incredibile chioma cotonata anni '70, e dall’improbabile accento partenopeo.


Napo Orso Capo era un cartone animato prodotto da Hanna-Barbera Productions nel 1972 con il titolo originale di Help! ...It's the Hair Bear Bunch!.
 
Nonostante la serie fosse composta solo da 16 episodi, il suo protagonista era molto amato tra le creature di Hanna e Barbera.
 
La serie si basava su una banda di tre orsi composti dal piccolo Bubi Bear, dal grosso Square Bear, e dal capo della banda, ovvero l'orso capellone Napo.
 
I tre orsi vivevano nella Cave Block 9, una lussuosa caverna tecnologicamente avanzata, e si aggiravano nello zoo americano di Wonderland alla continua ricerca di cibo. 
 
Napo era una trasposizione sullo schermo dell'hippie, trasandato, vanitoso, ed appassionato per la musica.
 
Con spassosi stratagemmi i tre orsi riuscivano a rimediare il cibo ed a sfuggire ai guardiani Mr. Peevly ed il suo assistente Botch.
 
I tre possiedevano una moto invisibile, che all'occorrenza utilizzavano per correre fuori dai guai e ritornare alla grotta, prima di tutti. 
 
Napo Orso Capo, ricalcava le mode e gli stereotipi dei giovani degli anni 60-70, infatti basta guardare l'abbigliamento "hippies" dell'orso capellone e dei suoi amici che trasgrediscono le regole, per capire quanto l'epoca della contestazione abbia influito su questo cartoon, anche se filtrato dalla cultura americana di quegli anni.
 

giovedì 21 aprile 2011

Ricordi da....Giocare

DAS era il nome commerciale di una pasta sintetica per modellare, a base minerale, molto simile nelle sue proprietà alla creta.




Il marchio DAS era un acronimo del nome del suo inventore, Dario Sala, che la brevettò nel 1962.
 
Il mito mondiale delle paste per modellare nasce nel 1963 sotto forma di polvere da mescolare con acqua, in un cartone simile alle confezioni dei detersivi.

 
Lanciato in TV nel 1965, si rinnovò ripetutamente negli anni, nella formula e nell'immagine: nel 1968 diventò "pronto", cioè auto indurente per poi essere venduto nella confezione sottovuoto.

 
Il DAS fu inizialmente prodotto solo in colore grigio, successivamente furono aggiunte una versione bianca e una color terracotta, tuttora disponibili in commercio a differenza di quella originaria.

lunedì 18 aprile 2011

Ricordi da....Oscar

"Almeno ci ho provato, vacca troia. Almeno ci ho provato" (Jack Nicholson, Qualcuno volò sul nido del cuculo)


Qualcuno volò sul nido del cuculo era un film di Miloš Forman, che ha segnato la storia del cinema nella trattazione innovativa di un argomento molto delicato come il disagio relativo agli ospedali psichiatrici.

Uscito nel 1975, il film era tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey, pubblicato nel 1962 e tradotto in italiano nel 1976 da Rizzoli Editore. L'autore scrisse il libro in seguito alla propria esperienza da volontario all'interno del «Veterans Administration Hospital» di Palo Alto, in California.
 
Randle McMurphy, arrestato per piccoli reati, viene portato in una clinica psichiatrica di Salem in Oregon dove tenta di fingersi pazzo per sfuggire al carcere. 
Qui viene a contatto con gli altri pazienti dei quali diventa ben presto il beniamino: si prende gioco delle sedute di psicoanalisi, si improvvisa telecronista, organizza una piccola gita in barca. 
L'ospedale è diretto dalla ferrea capoinfermiera, la signorina Ratched che ha organizzato la vita dei pazienti secondo regole di intransigente disciplina.
 
Il film denunciava in maniera drammatica il trattamento inumano cui erano sottoposti i pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere statali, verso cui vigeva un atteggiamento discriminatorio alimentato dalla paura dell'aggressività dell'alienato mentale.

Il film ricevette ben cinque premi Oscar, cosa che non succedeva da 40 anni. 

Premio Oscar per il miglior film dell'anno, per il miglior regista, a Milos Forman, per il miglior attore protagonista a Jack Nicholson, che ha interpretato McMurphy, per la miglior attrice protagonista, a Louise Fletcher, che ha interpretato la Caposala Ratched, e per la sceneggiatura.

Jack Nicholson: Randle Patrick McMurphy

Louise Fletcher: infermiera Mildred Ratched

Will Sampson: "Grande Capo" Bromden

Brad Dourif: Billy Bibbit

Christopher Lloyd: Taber

William Redfield: Harding

Michael Berryman: Ellis

Peter Brocco: colonnello Matterson

Dean R. Brooks: Dr. John Spivey

Alonzo Brown: Miller

Scatman Crothers: Turkle

Danny DeVito: Martini


giovedì 14 aprile 2011

Ricordi da....Fumetti Zozzi

Chi non ricorda tra quei particolari fumetti degli anni Settanta il mitico fumetto di Lando......quello con tre palle !!

 
Il Lando sicuramente voleva essere la parodia osè di Celentano e dietro questi ed altri successi si nascondeva lo scrittore, sceneggiatore, editore Renzo Barbieri, scomparso silenziosamente qualche tempo fa nella sua Milano.

Interessante l'idea di associarli a personaggi dello spettacolo di allora.

Era un periodo florido per tutti i generi, erotici e non. Inoltre, i primi, dovendo fare i conti con la censura del tempo, erano veramente pieni di stile e fantasia. Tutti fumetti che al tempo, nelle scene di sesso esplicito non facevano vedere più che un paio di tette, forse per questo erano più interessanti come storie, non potendo eccedere nella pornografia come prodotto in se.

Purtroppo, poi causa permissivismo, sono diventati col tempo sempre più volgari e "porno" fino a scomparire del tutto.

lunedì 11 aprile 2011

Ricordi da....Carosello

Una sensazione di prorompente vitalità

Quanti sogni di libertà dietro a quel meraviglioso cavallo bianco che correva
libero sulla spiaggia.

Ricordiamo sicuramente lo spot della Vidal dove un cavallo bianco
sfidava il vento correndo lungo la spiaggia, come un simbolo di libertà.
 
Ricordiamo infine la voce di sottofondo di Amedeo Nazzari che sottolineando il bagnoschiuma Vidal con la corsa del cavallo, ricordava: "una sensazione di prorompente vitalità".

giovedì 7 aprile 2011

Ricordi da....Campioni

“Non vedrete mai più in campo un altro giocatore come Larry Bird. In futuro ci potrà essere un altro Magic o un altro Jordan, ma non ci sarà mai un altro Bird”. (Magic Johnson)


Larry Joe Bird è nato il 7 dicembre 1956 a West Baden Springs, è un ex cestista, e attualmente general manager degli Indiana Pacers, nella NBA.

È stato un giocatore dei Boston Celtics nella NBA vincendo tre titoli.

Bird segnò indelebilmente il basket NBA nel corso degli anni ottanta, guadagnandosi il soprannome di "The Legend".

Scelto come sesta scelta assoluta nel draft dai Boston Celtics, si alternò nei ruoli di ala grande ed ala piccola.
Bird guidò la squadra dei Sycamores della sua università fino alla finale del campionato NCAA del 1979, perdendo contro gli Spartans della Michigan State University, guidati da Magic Johnson.
Ancora oggi, quella partita del 1979 tra le università di Michigan State e Indiana State rimane la partita di college più vista della storia del campionato.

Bird, un'ala di 206 centimetri riuscì ad affermarsi in tutti gli aspetti del gioco. Era, infatti, un ottimo tiratore, finendo spesso ai primi posti delle classifiche dei migliori tiratori da tre punti e di tiri liberi, e vincendo la gara del tiro da tre punti dell' NBA All-Star Game, tre volte.
La sua media di punti a partita in carriera fu di 24,3 punti, con un massimo di 29,9 punti nella stagione 1987-88.
Bird fu anche un ottimo rimbalzista, con una media di 10,0 rimbalzi totali a partita, ma era conosciuto anche come un ottimo passatore ed assistman, media di 6,4 assist a partita, molto alta per un'ala.
Oltre a tutte queste qualità, Bird si dimostrò efficientissimo anche in difesa, risultando tre volte nell'NBA All-Defensive Second team e concludendo la sua carriera all'ottavo posto assoluto nella classifica della palle rubate.

Bird vinse il NBA MVP Award per tre anni consecutivi, dal 1984 al 1986, partecipò all' NBA All-Star Game numerose volte e venne premiato All-Star Game MVP nel 1982, vinse inoltre le prime tre edizioni della gara dei tre punti sempre all' All Star Game.

Vinse tre titoli NBA: 1981, 1984 e 1986.

La miglior qualità di Bird era il suo carisma naturale: lui era un leader.

Bird annunciò il suo ritiro il 9 Agosto 1992, dopo aver vinto un oro olimpico a Barcellona 1992, diventando una delle stelle del "Dream Team" originale, insieme, ancora una volta, agli amici Michael Jordan e Magic Johnson.

Dopo il suo ritiro, Bird venne inserito nella prestigiosa Basketball Hall of Fame, tempio del basket.
Il suo numero di maglia, il 33, venne ritirato dai Boston Celtics.

È stato incluso dalla NBA nel 1996, nella lista dei 50 giocatori più forti di tutti i tempi.

Bird è anche considerato il più forte giocatore non di colore della storia, emergendo in un'epoca che, differentemente da oggi, vedeva pochi giocatori bianchi tra le file dei team NBA.

È uno degli unici tre giocatori della storia NBA ad essere stato nominato MVP della stagione regolare per tre anni consecutivi (1984, 1985 e 1986).

venerdì 1 aprile 2011

Ricordi da....Giocare

Attenzione ! L'Allegro Chirurgo non è assolutamente da confondersi con il "Gioco del Dottore"...



L'Allegro Chirurgo era il titolo della versione italiana del gioco da tavolo Operation, commercializzato da Milton Bradley a partire dal 1965.

Il gioco era costituito da una plancia metallica con la raffigurazione di un paziente sdraiato.

Sul corpo del paziente c'erano un insieme di fori attraverso cui si potevano estrarre ossa e altri parti organiche in plastica.


L'operazione veniva eseguita con un apposito paio di pinzette metalliche.

Un eventuale contatto fra le pinzette e il bordo dei fori attivava un segnale sonoro, faceva illuminare una lampadina posta nel naso del paziente ed un "bzzzz" rumoroso, segnalando il fallimento dell'operazione.