mercoledì 30 marzo 2011

Ricordi da....Leggere

Uno dei libri più istruttivi che un bambino di allora poteva leggere!

 
Nell'universo di Paperopoli dei fumetti Disney, il Manuale delle Giovani Marmotte era un libro in formato tascabile in dotazione a tutti i membri del corpo delle Giovani Marmotte. 
 
Rappresentava l'ideale di un'enciclopedia completa e disponibile in tutte le situazioni.

Il Manuale conteneva una quantità immensa di sapere: vi figuravano istruzioni per costruire ponti e barche o per sopravvivere in condizioni avverse accanto a notizie sulla storia delle civiltà del mondo, con dizionari ragionati di tutte le lingue moderne e antiche; né mancavano carte geografiche dettagliate di ogni regione della terra e un indice di facile consultazione. 
 
Il Manuale delle Giovani Marmotte insegnava ad accendere fuochi, a scrivere con tocchetti di legno, ad interpretare segnali di fumo, ed avviava i bambini allo spirito di squadra con i propri compagni!
 
I protagonisti erano Qui, Quo e Qua: gli storici nipoti di Paperino, perfetti piccoli boy scout, amanti dell'avventura, che con il loro Manuale hanno trasmesso ai bambini l'amore per la natura ed al contempo quello per la lettura!
 
Il Manuale era rilegato con una copertina rigida e la serie era composta da svariati numeri a seconda delle varie categorie scientifiche.

Da ricordare il loro superiore: Il Gran Mogol.

lunedì 28 marzo 2011

Ricordi da....Ridere

Apri!.......Perché?.........Altrimenti vi arrabbiate?.......Siamo già arrabbiati!

...Altrimenti ci arrabbiamo! è un film commedia italiano del 1974, di Marcello Fondato, con Bud Spencer e Terence Hill.


Tipica e divertentissima commedia della coppia Spencer-Hill, nel film Kid e Ben, che sono costretti a spartirsi una fiammante dune-buggy dopo aver vinto a pari merito una corsa di stunt-car. 


Ben (Bud Spencer) e Kid (Terence Hill) sono rispettivamente un meccanico e un camionista accomunati dalla passione per le corse automobilistiche. 

Vincitori ex aequo di una frenetica gara di autocross, ricevono in premio una dune buggy nuova, rossa con cappottina gialla. 

Non potendo dividerla, decidono di giocarsela. Kid propone una gara a "birra e salsicce" («il primo che scoppia paga il conto e perde la macchina»), e Ben accetta.


I due si recano in un locale del vicino luna park per disputarsi il trofeo.

Ma alcuni gangster interrompono la loro sfida distruggendo sia il locale che la dune-buggy dei due che, arrabbiati per l"accaduto, inizieranno una piccola guerra privata fatta di risse e pugni con lo scopo di riavere il loro premio.


Il film contiene scene davvero divertenti, su tutte la scena del coro in cui canta Bud Spencer e la rissa nella palestra d'allenamento.


Il film è stato girato a Madrid, in Spagna, a Poggio San Romualdo (Fabriano) e a Roma. 


È, con i western della serie di Trinità, una delle pellicole più fortunate del duo Spencer-Hill, e fra le più citate: sia nel complesso sia per la colonna sonora dei fratelli De Angelis, nella quale spicca il celebre brano "Dune Buggy" con i cori delle Baba Yaga.


domenica 27 marzo 2011

Fil Rouge....10 Luglio 1973

La notte del 10 luglio 1973 viene rapito a Roma Paul Getty III.


Paul Getty III, era il nipote del ricchissimo petroliere inglese che era l’uomo più ricco del pianeta, Paul Getty, uomo tanto ricco quanto avaro.

Paul Getty era un ragazzo con i capelli lunghi e l'aspetto trasandato. Frequentava i suoi amici per le strade di Roma, era un vero hippy. 
Lo si vedeva spesso a Campo de’ Fiori, Santa Maria in Trastevere e Piazza Navona dove vendeva quadretti e collanine che costruiva da solo.

La sera del 10 luglio 1973, il giovane Paul scomparve misteriosamente. 

La notizia passò praticamente inosservata, sepolta dalle drammatiche notizie del colera, della crisi, da problemi strutturali di un paese in crisi di crescita.
All’inizio gli inquirenti pensarono più che altro ad uno scherzo o ad un tentativo di estorsione del giovane nei confronti del nonno miliardario.

Nel frattempo la notizia del sequestro iniziò ad occupare i giornali e la tv, che mostravano le forze dell’ordine sguinzagliate nella perlustrazione di luoghi impervi, alla ricerca, vana, del sequestrato.
Le trattative continuarono, ma non approdarono a nulla.

Gail Harris, la madre, una donna benestante, che aveva una boutique a Piazza di Spagna, non era di certo in grado di pagare il riscatto richiesto dai rapitori che si aggirava attorno all’iperbolica cifra di 1,3 milioni di dollari, così ella tentò inutilmente di convincere il ricco nonno ad intervenire.

I rapitori avevano rapito Paul convinti che a pagare doveva essere Getty senior, l’uomo più ricco del mondo, i cui pozzi petroliferi tiravano su 80 milioni di barili di petrolio; che era tanto ricco, come disse un Tg, da poter pagare le tasse di tutti gli italiani.

Ma Getty senior rifiutò. 
Era un uomo venuto su dal nulla, e aveva fama di essere molto, troppo attaccato al suo denaro.

Passarono tre mesi, logoranti; Paul era in mano ai rapitori da quattro mesi.

Nel mese di Novembre, il 10 ci fu la svolta. 

In una lettera inviata al quotidiano Il Messaggero venne rinvenuto un brandello di orecchio, appartenente a Paul Getty, mentre i rapitori con un’altra telefonata, avvertirono la signora Harris che se non veniva pagato il riscatto, il giovane veniva mutilato fino alla capitolazione della famiglia. 
La famiglia cedette, e in segreto si misse d’accordo con i rapitori.

Il 13 dicembre un emissario della famiglia Getty portò con se sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, la somma concordata con i rapitori, 1,7 miliardi di lire, li depose in un posto convenuto tra Lauria e Lagonegro e ritornò indietro. 
Il giorno dopo, più o meno nello stesso punto, il giovane Paul venne ritrovato. Era vivo, anche se in cattive condizioni fisiche. 
Il giovane venne ricoverato in una clinica romana, per riprendersi dai 158 giorni di prigionia.
 
Il sequestro, se da un lato aveva in qualche modo colpito l’immaginazione collettiva, per la storia dell’orecchio tagliato, aveva lasciato in realtà la gente abbastanza indifferente. 
Erano in molti a pensare che i banditi, in fin dei conti, avevano alleggerito di qualche spicciolo un miliardario spilorcio.

venerdì 25 marzo 2011

Ricordi da....Leggere

La più classica enciclopedia per ragazzi anni '70, "I Quindici". 


Questa enciclopedia, che ha avuto varie edizioni aggiornate tra la metà degli anni '60 e la fine degli anni '70, veniva venduta porta a porta da rappresentanti molto agguerriti, e pagata a rate - in periodi decisamente lunghi, anche per quei tempi.

L'impostazione era molto particolare, praticamente unica: quattordici volumi concepiti per bambini e ragazzi e uno ("Voi e il vostro bambino") rivolto ai genitori.

La qualità dei "Quindici" non era esclusiva dei contenuti, ma riguardava anche la forma: l'ottima qualità della carta e la chiarezza della stampa, quando possibile a caratteri più grandi del solito, rendevano la lettura particolarmente agevole.

Le illustrazioni, cui avevano posto mano diversi professionisti del ramo, erano sempre originali, suggestive e affascinanti, perfino le più semplici.

Il volume intitolato "Fare e costruire" era sicuramente il più gettonato tra i piccoli lettori, dato che insegnava a realizzare cose come maschere di cartapesta, automobiline partendo da rocchetti di filo, aquiloni e quant'altro poteva venire in mente a quel tempo per giocare.

Altri titoli: "Come funzionano le cose" o "Come si fanno le cose" o "Il mondo e lo spazio" o "La vita intorno a noi"… insomma, tutti titoli accattivanti che promettevano di spiegare in modo semplice e chiaro ogni possibile mistero sulla realtà che ci circondava.

Non meno attenzione ricevevano però quei titoli come "Poesie e rime" o "Racconti e fiabe", per non parlare dei tre volumi dedicati ai "Personaggi famosi".

mercoledì 23 marzo 2011

Ricordi da....Bere

Nonna della Coca-Cola, cugina del Chinotto, ecco la Spuma Nera, il vero soft drink tutto italiano degli anni ’60. 



In tutti i bar, venduta a bicchieri al banco, ha dissetato una generazione.

La Spuma Nera si comprava in ogni bar negli anni 60/70 e veniva servita a bicchieri da 50 o da 100 lire.

A livello nazionale furoreggiava la Spuma della Giommi che per l'epoca era un vero must, invece dalle nostre parti era molto conosciuta quella del Cav. Albanesi o la Paoletti che in passato ne commercializzavano di diversi colori dalla Spuma Verde al gusto di cedro per arrivare a alla Spuma Rossa al gusto di ginger!

Con il gran successo della Spuma Nera apparve sul mercato anche la Spuma Bianca, che però sembrava gassosa sia nella vista che nel sapore, e quindi non ebbe particolare successo.

Solo il mitico Chinotto ne offuscò la stella  in quanto il gusto, era più pregno e il vago sentore di mosto lo rendeva più intrigante della mitica Spuma ormai in declino.

venerdì 18 marzo 2011

Ricordi da....Cartoni

Magilla Gorilla era uno dei personaggi più famosi della Hanna & Barbera che è stato trasmesso per la prima volta negli Stati Uniti nel Gennaio del 1964.


Magilla era un gorilla caratterizzato da un cappellino a "bombetta", un cravattino a farfalla e un paio di calzoncini sorretti da delle buffe bretelle verdi.

Magilla Gorilla era dotato di una forza straordinaria, ma possedeva un carattere tenero e dolce, ed era sempre pronto a prestare soccorso a qualsiasi persona in difficoltà.

Viveva all'interno del negozio di animali del Signor Peebles, che cercava invano di venderlo a qualche cliente, ma Magilla faceva il possibile per continuare la sua vita comoda e pacifica.

Magilla Gorilla ogni tanto usciva dal negozio per farsi una passeggiata a bordo del suo skate-board o di un monopattino e il più delle volte si metteva in mezzo a qualche guaio, sempre spinto dalla sua estrema generosità, ma con le maniere poco delicate tipiche di un gorilla.

mercoledì 16 marzo 2011

Ricordi da....Masticare

Le Big Babol erano una varietà di gomme da masticare, particolarmente in auge negli anni ottanta.


Il nome Big Babol era una storpiatura della parola inglese Big Bubble, con queste gomme era infatti piu' semplice fare le "bolle".
 
Caratteristiche in particolar modo per le grandi dimensioni di ogni singola gomma e per il forte odore di fragola.

La confezione tradizionale del prodotto consisteva in un astuccio di carta contenente cinque gomme, incartate singolarmente.

Sono state introdotte sul mercato dalla Perfetti Van Melle e sono state lanciate alla fine degli anni 70, diventando fin da subito un vero cult sia a livello pubblicitario che di costume.

 
A contribuire al loro successo non solo il gusto inconfondibile ma anche una delle prime grandi campagne pubblicitarie realizzate in Italia. 

Una serie di spot interpretati da Daniela Goggi ed andati in onda dal 1979 al 1982. 

Negli anni le Big Babol hanno continuato a mietere successo, nonostante le polemiche secondo le quali le chewingum in questione fossero prodotte con ingredienti tutt'altro che genuini.
 
Oggi sono disponibili in svariati gusti in due formati diversi ed il fenomeno non accenna a diminuire.

martedì 15 marzo 2011

Ricordi da....Giocare

Crystal Ball era una pasta gommosa colorata utilizzata per creare dei palloncini soffiando in un cannello.


Crystal Ball nacque dall'idea di Claudio Pasini, un chimico brianzolo, che vent'anni più tardi fondava la sua azienda a Burago di Molgora, ed aveva inizio così la commercializzazione di questo gioco.

La pubblicità del prodotto, sia su carta (es.Topolino) che sulle reti televisive, negli anni '80 fu massiccia e martellante. 
Questo fatto, associato all'uso di un jingle particolarmente riuscito, ne decretarono il successo commerciale e una notevole longevità nella memoria di molti italiani di quella generazione. 
La pubblicità televisiva del Crystal Ball raffigurava dei ragazzini in una stanza atti a giocare con le bolle.

Apponendone un pò sulla punta di una cannuccia, si potevano gonfiare palloncini, eventualmente combinabili tra di loro.
La pasta era disponibile in diversi colori (verde, giallo, blu, rosso) e grazie ad una certa adesività dei palloncini appena gonfiati, era possibile unirne diversi per formare forme più complesse.

Il palloncino creato con Crystal Ball, rispetto ad un palloncino tradizionale, risultava di breve durata e molto più fragile, ma anche molto più leggero e per questo più sicuro per i soprammobili.

Il principale difetto lamentato era l'odore di solvente.

Il gioco è stato rilanciato più volte nel corso degli anni ed è ancora oggi disponibile nei negozi di giocattoli.

lunedì 14 marzo 2011

Ricordi da....Carosello

Tutti se la prendono con me perché sono piccolo e nero! No, Calimero, tu non sei nero, sei solo sporco. (Mira Lanza).


Questo il motivo di fondo del carosello del detersivo Ava con il personaggio di Calimero, che apparve per la prima volta in TV il 14 luglio 1963 e trasmesso fino al 1974.

Calimero, nelle sue storielle, era solito infilarsi in qualche pasticcio e veniva sempre mandato via in malo modo "Vattene via brutto sgorbio nero" e lui, alquanto amareggiato esclamava: "Uh, che maniere, qui fanno tutti così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero, è un'ingiustizia, però!" 

Arrivando nei pressi dell'olandesina, questa, tenendolo per mano gli diceva : "Siamo alle solite Calimero! Tu non sei nero, sei solo sporco ..., là"  immergendolo nell'acqua del bucato.

"Eh Ava, come lava" constatava Calimero, tornato finalmente bianco.

Poi l'olandesina volava nel cielo sulle note di 'Mira mira l'olandesina, Mira Lanza ti è vicina'. 

Tante volte la pubblicità fu anche accompagnata dalla presenza di Corrado.