lunedì 28 febbraio 2011

Ricordi da....Paura

"Il demone è bugiardo. Mentirà per confonderci e alle menzogne mescolerà anche la verità per aggredirci." (L'Esorcita)



L'Esorcista (The Exorcist) è un film horror del 1973, diretto da William Friedkin e tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty.

La vita di Reagan, una ragazzina che vive con la madre, trascorre serenamente, fino a quando una sera, durante un ricevimento organizzato dalla madre, si presenta nel bel mezzo della festa, pre-annunciando la morte di uno degli invitati.
 
La madre, allarmata dallo strano comportamento della figlia, la sottopone a numerose visite mediche che non portano a niente. 
 
Temendo che le crisi di cui soffre la figlia non riguardino solo la sfera fisica, ma anche quella spirituale, la donna si rivolge a un sacerdote, Padre Karras

L'uomo però dubita della presenza del diavolo in quella casa, in quel corpo e la debolezza delle sue convinzioni non farà altro che rendere più forte il maligno.

Alla fine, nonostante il suo scetticismo, si decide a consultare un sacerdote, padre Merrin che gli parla di possessione diabolica.

Intanto la situazione di Reagan peggiora e la madre chiede che la figlia sia esorcizzata.

L’esorcismo si rivelerà lungo e doloroso, oltre che costeggiato da alcune morti violente. 

Alla fine un vecchio esorcista riconosce il demone che possiede Reagan e scatena lo scontro finale tra il male e il bene all’interno della ragazzina.

Il rito viene compiuto dall' anziano e preparato sacerdote Padre Merrin con l'assistenza dello stesso Karras: Regan torna alla normalità; ma l'esorcista muore per apoplessia e padre Karras, a sua volta posseduto, si butta dalla finestra.

 

Max von Sydow: Padre Lankaster Merrin

Jason Miller: Padre Damien Karras


Ellen Burstyn: Chris MacNeil

 
Linda Blair: Regan Theresa MacNeil

domenica 27 febbraio 2011

Ricordi da....Giocare

Dolce Forno


Il Dolce Forno della Harbert era un piccolo giocattolo che dava la possibilità a tutti i bambini di diventare dei grandi cuochi!

Per imparare a cucinare con mamma e divertirsi sporcandosi e gustando qualche piccola bontà fatta con le proprie mani.

Il dolce Forno cuoceva i cibi con il calore di due comuni lampadine da 100 Watt.

Il giocattolo era corredato di ciotoline e teglie, un piccolo mattarello, ed un mini libro per le ricette.

sabato 26 febbraio 2011

Fil Rouge....06 Settembre 1972

6 Settembre 1972 - Massacro di Monaco


Sono le 4,30 del 5 settembre 1972 quando un commando di guerriglieri dell'organizzazione palestinese Settembre Nero irrompe negli alloggi israeliani del villaggio olimpico.

Il commando uccide subito due atleti che tentano di opporre resistenza, e prendono in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele.
Ne nasce una lunga contrattazione con le forze di polizia tedesche che dura fino al giorno seguente.


Poi la tragedia. 

 
La polizia mette in piedi un tentativo di liberazione degli ostaggi che, però, si rivela maldestro e porta alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque fedayyin e di un poliziotto tedesco.

venerdì 25 febbraio 2011

Ricordi da....Carosello

“Gruppo vacanze Piemonte si parte“


Nicola Arigliano nelle vesti di guida turistica che, dopo un’esibizione canora sul torpedone, invita un turista straniero a prendere il Digestivo Antonetto per risolvere la sua digestione così difficile da averlo fatto addormentare.

Storica l’immagine di chiusura, con Nicola che si passa la mano sulla pancia sul tram e dice “Digestivo Antonetto è così comodo che si può prendere anche in tram”


giovedì 24 febbraio 2011

Ricordi da....Piangere

Incompreso 



Liberamente ispirato al romanzo di Florence Mongomery pubblicato nel 1869. il film è un melodramma dalle tinte tenui che coinvolge lo spettatore non solo a livello emotivo.

Il film del 1966 narra la storia del diplomatico britannico Duncombe, che lavora nel consolato a Firenze.

Ben presto si ritrova vedovo e con due figli: Andrea di 8 anni e Milo di 4.

Egli cerca in qualche modo di far fronte a questa situazione: assume un'austera governante, tratta da persona adulta il figlio maggiore (al quale bruscamente comunica la morte della mamma) e vezzeggia il più piccolo.
Andrea viene indotto da tale atteggiamento a rinchiudersi in sé stesso, mentre sente vivissimo il dolore per la morte della mamma e ne coltiva l'affetto con mille nascoste manifestazioni.

Si abbandona alle monellerie tipiche della sua età, guadagnandosi una serie di rimproveri che lo feriscono ancor di più; al contrario, il vivace Milo appare sempre come la vittima del fratello.
Dell'errato atteggiamento del console si accorge soltanto lo zio Will (un giorno trova persino Andrea ubriaco), che lo invita a trattare con maggiore benevolenza il figlio maggiore.

Duncombe però, dopo avere promesso ad Andrea di portarlo con sé a Roma e poi a Londra, lo castiga per un'ennesima bravata di Milo che si inzuppa i vestiti di acqua rivolgendosi contro di proposito il getto della canna, mentre il fratello lava l'auto del padre.
Ammalatosi di tonsillite, Milo viene ricoverato in clinica ed operato.

Nonostante Andrea cerchi di spiegare quanto accaduto al padre, questi testardamente continua a non credergli, ignorandolo.

Questa ennesima incomprensione avvilisce ulteriormente Andrea, che teneva moltissimo a passare un po' di tempo con il padre.
Sempre più rinchiuso in se stesso, torna a sfidare il pericolo arrampicandosi su un ramo penzolante sopra un laghetto.

Viene però scoperto da Milo che, incurante dei richiami, pure si arrampica, causando la rottura del ramo e la caduta in acqua del fratello.

Le conseguenze sono tragiche: Andrea subisce una lesione alla colonna vertebrale.

Duncombe, avvisato confusamente del fatto, corre immediatamente a sincerarsi delle condizioni di Milo. Solo in un secondo momento viene a sapere dello stato di Andrea.

Il figlio, disteso su un divano e molto pallido in volto, rivela a Duncombe tutta la sua angoscia per la morte della mamma, e afferma di aver creduto che il padre non gli volesse bene.

Solo allora Ducombe capisce di aver sbagliato in tutto e completa un tema scritto da Andrea che racconta del rapporto di amicizia tra padre e figlio, che era rimasto incompleto perché il bambino non aveva mai ricevuto dal padre parole di stima.

Andrea, molto felice per le tanto attese parole di Duncombe, gli muore tra le braccia e si ricongiunge alla mamma.


Anthony Quayle: Console Duncombe

Stefano Colagrande: Andrea

Simone Giannozzi: Milo

Giorgia Moll: Signorina Judy

John Sharp: Zio Will





mercoledì 23 febbraio 2011

Ricordi da....Bere

“Diceva l’oste al vino, tu mi diventi vecchio ti voglio maritare all’acqua del mio secchio. Rispose il vino all’oste, fai le pubblicazioni sposo l’Idrolitina del Cavalier Gazzoni”




Frizzina e Idrolitina erano alcuni dei marchi commerciali più famosi negli anni ’60 e ’70 distribuiti in Italia.

Erano dei preparati solubili racchiusi in bustine monodose per rendere l'acqua effervescente.

La preparazione era semplice, una confezione conteneva 20 bustine di preparato, ogni bustina era per un litro d'acqua. 

Si riempiva  una bottiglia possibilmente di vetro con tappo ermetico, e si versava una bustina di Frizzina o Idrolitina nella bottiglia che doveva essere subito chiusa. 

Dopo un paio di minuti l'acqua assumeva un sapore frizzante leggermente salato, decisamente diverso dalla moderna acqua effervescente naturale, ma era comunque ottima se servita fresca.

lunedì 21 febbraio 2011

Ricordi da....Fumetti

Tiramolla



Tiramolla compare per la prima volta nel panorama fumettistico italiano nel 1952, il suo cretore è Roberto Renzi e Giorgio Rebuffi il disegnatore.

È sul mensile “Cucciolo”, precisamente nel numero 8 dell’Agosto del 1952, che inizieranno le avventure del personaggio, a fianco di Cucciolo e Beppe.

Essendo caduto da piccolo in un grande contenitore di caucciù, Tiramolla ha acquisito la capacità unica di potersi allungare a suo piacimento, anche per svariati chilometri. 
Corpo esile estendibile, viso ovale,gambe lunghissime,un cilindro sempre in testa, fanno di Tiramolla un super eroe carismatico.
Collerico e intrattabile ma fondamentalmente buono, è però sempre pronto a intervenire fisicamente di fronte alle prepotenze ed alle angheria.

Il 15 Luglio del 1953 viene realizzata la prima testata indipendente da Cucciolo, in una veste grafica all'avanguardia per i tempi: Tiramolla. 
Verranno inseriti nuovi personaggi, primo fra tutti il maggiordomo Saetta, a seguire il cagnolino Ullaò, l'Ammiraglio e il nipote Caucciù in possesso delle medesime qualità elastiche dello zio.

Dopo un buon successo iniziale, le vendite, dopo la morte dell'editore Caregaro, diminuirono progressivamente fino al completo ritiro dal mercato alla fine degli anni Ottanta.

sabato 19 febbraio 2011

Ricordi da....Serie TV

"Tre nipoti e un maggiordomo" è una delle serie televisive degli anni '60 che ha riscosso più successo. 
 




In Italia è andata in onda in Italia per la prima volta nel 1976 .

A causa della perdita dei genitori, Cissy (Kathy Garver) la più grande che attraversa i classici problemi dell’adolescenza e i due gemellini Buffy (Anissa Jones) con l'inseparabile bambola "la signora Beasley" e Jody (Johnny Whitaker) vengono adottati dallo zio.

Lo zio Bill (Brian Keith) è un importante ingegnere di New York che decide di cambiare la sua vita per il bene dei ragazzi.

Ad aiutarlo c'è il fedelissimo maggiordomo inglese di nome French (Sebastian Cabot)  che più volte si troverà complice delle birichinate dei tre nipoti.

venerdì 18 febbraio 2011

Ricordi da....Fantascienza

"Inghilterra, l’anno prossimo"



A come Andromeda è forse il migliore sceneggiato di fantascienza prodotto dalla RAI, e trasmesso in cinque puntate nel 1972 diretto da Vittorio Cottafavi.

È basato sull'omonimo romanzo fantascientifico scritto da Fred Hoyle in collaborazione con John Elliot.

Il cast include alcuni nomi celebri del teatro e del cinema italiano dell'epoca, come Tino Carraro, Paola Pitagora, Luigi Vannucchi e Giampiero Albertini. 
Nella parte di Andromeda, la ragazza creata dal computer, Nicoletta Rizzi, che prese all’ultimo momento il posto di Patty Pravo, che era stata scelta inizialmente per il ruolo ma aveva poi abbandonato il set per motivi mai chiariti.

Lo sceneggiato ottenne un buon successo di pubblico, con 16,8 milioni di spettatori ed è pervaso da un’atmosfera di malinconia e di rinuncia (gli alieni sono visti come qualcosa di lontano, di inesplicabile).

Un telescopio in Inghilterra (Bouldershaw Fell) capta un segnale criptato dallo spazio proveniente dalla nebulosa di Andromeda.
Il professor Fleming, dell'equipe del dottor Reinhart, scopre che nel messaggio ci sono le istruzioni per costruire un super computer.
Dopo aver realizzato l'elaboratore scoprono che è pensato per creare una nuova forma di vita. 
La creatura creata ha sembianze di donna e ha una intelligenza superiore (viene battezata Andromeda).
Il professor Fleming teme che la nuova creatura possa costituire una minaccia per l'umanità.

Intuito quindi che dietro al computer e alla sua creatura Andromeda vi sia in realtà, da parte delle intelligenze che hanno inviato il segnale, un ben più ampio e pericoloso disegno, quello di prendere il controllo dell'intera umanità, Fleming non vede altra scelta possibile che quella di distruggere fisicamente il computer.

Tragico epilogo per Andromeda, la quale fuggita con Fleming da Thorness si uccide lanciandosi da un dirupo.
Lo scienziato non può altro che constatare una fine stabilita dalla distruzione della macchina.

giovedì 17 febbraio 2011

Ricordi da....Mangiare

I Boeri


Erano cioccolatini venduti nei bar e sempre posizionati sul bancone, con ripieno di cherry ed una ciliegia venduti singolarmente e dentro i quali si trovava il biglietto “hai vinto 1 Boero, 2 Boeri, …”.

Da ricordare che, in caso di vincita, il Boero che veniva regalato veniva “pescato” da un diverso contenitore in cui si trovavano solo Boeri senza vincita.

Si ipotizza che probabilmente hanno preso il nome dal fatto che l'esercito della popolazione sudafricana olandese dei Boeri aveva l'uniforme militare rossa.