giovedì 16 giugno 2011

Ricordi da....Campioni

C'era una volta un uomo che improvvisamente dalla fame e dalla povertà sconfisse un elegante pugile italiano e divenne campione del mondo dei pesi medi.


Carlos Monzón (San Javier, 7 agosto 1942 – Los Cerrillos, 8 gennaio 1995) è stato un pugile argentino.

Carlos Monzon irruppe improvvisamente una sera di Novembre del 1970 sui teleschermi degli italiani dando una lezione di pugilato al campione in carica Nino Benvenuti, distruggendo in dodici round l'idolo del momento della nazione sportiva.

Fu l'inizio di una cavalcata fatta di quattordici difese del titolo tutte vittoriose, ottenute contro gente del calibro di Emile Griffith, "Mantequilla" Napoles, Tony LiCata, Bennie Briscoe, Jean Claude Bouttier campione francese battuto in un epico match nel tendone da circo fatto allestire dall'attore Alain Delon in quel di Parigi, fino all'ultimo vittorioso match contro Rodrigo Valdès. 

Quindi il ritiro da campione del mondo il 30 agosto 1977.

La vita di Monzon fuori dal ring è la storia di tanti personaggi "maledetti" che non sono riusciti a sfuggire al proprio tragico destino. 

Matrimoni tra colpi di pistola della sua seconda moglie tradita con la più famosa modella argentina di allora, Susana Jimenez, amanti famose come Ursula Andress e Natalie Delon, botte e litigate furiose che sfoceranno nell'omicido della sua terza moglie, la modella uruguaiana Alicia Muniz, scaraventata fuori dalla finestra della loro residenza a Mar del Plata nella notte di San Valentino del 1988.

Poi la galera con la condanna ad undici anni per quell'omicidio, la voglia di mettere la testa a posto, meritando poi diversi permessi di libera uscita.

Ma come obbedendo ad un copione già scritto altre volte per questo tipo di personaggi, l'otto gennaio del 1995 per Carlos Monzon suona l'ultimo gong.

Deve tornare in prigione da un permesso ed è in ritardo, spinge a manetta la sua automobile che però esce di strada e si ribalta, uccidendolo sul colpo insieme ad un suo amico. 

Si chiude così in modo tragico la vita di un personaggio che nella sua fame di riscossa sociale non riuscì a sconfiggere con un k.o. i demoni che si portava dentro da sempre.

Fu campione mondiale dei pesi medi dal 1970 al 1977.

La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo.

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